domenica 28 marzo 2010

Figli dell'epoca - Wislawa Szymborska

Siamo figli dell'epoca, l'epoca è politica.
Tutte le tue, nostre, vostre faccende diurne, notturne sono faccende politiche.
Che ti piaccia o no, i tuoi geni hanno un passato politico, la tua pelle una sfumatura politica, i tuoi occhi un aspetto politico.
Ciò di cui parli ha una risonanza, ciò di cui taci ha una valenza in un modo o nell'altro politica. Perfino per campi, per boschi fai passi politici su uno sfondo politico.
Anche le poesie apolitiche sono politiche, e in alto brilla la luna, cosa non più lunare.
Essere o non essere, questo è il problema.
Quale problema, rispondi sul tema.
Problema politico.
Non devi neppure essere una creatura umana per acquistare un significato politico.
Basta che tu sia petrolio, mangime arricchito o materiale riciclabile.
O anche il tavolo delle trattative, sulla cui forma si è disputato per mesi: se negoziare sulla vita e la morte intorno a uno rotondo o quadrato.
Intanto la gente moriva, gli animali crepavano, le case bruciavano e i campi inselvatichivano come nelle epoche remote e meno politiche.

Un grazie di cuore a Lucia per avermi fatto leggere questa poesia.

Dedicato a tutte quelle persone che : ".....Ah! Belin della politica non me ne frega niente!..........."
"Ah! Belin io mica ci vado a votare tanto sono tutti uguali !.........."